Evoluzione

Scrivere è sempre più faticoso, difficile. Eppure, a voler vedere, le idee non dovrebbero mancare. Penso che sia una questione di vergogna, ormai.

Io vergognarmi di ciò che scrivo? Sì, perché ripenso sempre a tutti quei vecchi articoli di quel vecchio web log, e più passa il tempo più mi convinco che il me stesso di allora fosse uno sciocco. Boh, forse sbaglio anche in questo, forse non è l’approccio giusto. La mia fidanzata, per esempio, non credo si vergogni di ciò che scrive o che ha scritto in passato. Lei, in effetti, scrive incessantemente. Ed è anche brava, molto più brava di me, che pure non mi reputo un incapace, insomma.

In matematica, invece, mi sento molto più ferrato, esperto. Non mi vergogno di fare matematica, non mi vergogno nemmeno del periodo in cui, da novellino, cercavo di risolvere qualche problema delle Olimat. A volte con successo, a volte con insuccesso, ma comunque sempre in un modo che adesso definirei orrendamente involuto, poco formale. Non provo vergogna di essere stato un inesperto in matematica eppure mi vergogno di essere stato un inesperto nella scrittura. Chissà perché.

Forse la mia fidanzata sarà in grado di spiegarmelo. Forse sarebbe ora di farle leggere tutto. Anche ciò di cui provo vergogna.