Aumenti tariffari nascosti?

Incuriosito e, diciamolo, anche un po’ ingenuamente esaltato per la messa in esercizio prossima ventura della linea Alta Velocità (AV) Milano-Bologna, ho voluto dare un’occhiata al nuovo orario ferroviario, in vigore dal 13 dicembre (se non mi sbaglio). Per ora sono presenti solo i convogli a media-lunga percorrenza, ma da una prima lettura sembra proprio che sulla Milano-Piacenza-Bologna-Ancona siano spariti (quasi) tutti gli Intercity. O meglio: convertiti in Eurostar city, conservando però le stesse fermate e quindi gli stessi tempi di percorrenza. Con la differenza che, essendo una categoria di treni superiore, il prezzo del biglietto aumenta, di qualcosa come 4-5 euro per la seconda classe. Chiunque può verificare questo fatto sull’orario internet, cercando soluzioni di viaggio su quella linea per date successive al 13 dicembre e confrontandole con quelle attuali. Una simile scelta, se verrà poi confermata nella realtà, mi sembra decisamente deleteria. A parte il fatto che si tratta di un effettivo aumento tariffario celato (i viaggiatori dei treni IC si troveranno costretti per forza a salire su questi EScity, praticamente identici in tutto ai vecchi convogli eccetto che nel costo), c’è da dire che tale mossa non fa altro che aumentare la confusione in cui già si trova il sistema tariffario delle ferrovie nostrane: dopo il 13 dicembre, sulla Milano-Ancona ci saranno alcuni EScity “veloci” che fermeranno solo a Piacenza, Bologna, Rimini (essi sono in realtà i primissimi EScity introdotti nel 2007), poi ci saranno altri EScity “lenti” che al contrario fermeranno in tutti i capoluoghi di provincia emiliani, a volte addirittura a Milano Rogoredo se non a Lodi (questi ultimi sono in effetti il frutto della conversione dei vecchi Intercity). Morale: un bel casino! E a questo punto cosa penserà il malcapitato viaggiatore, che si renderà conto che prendendo un certo EScity farà poche fermate e arriverà a destinazione in fretta, mentre invece prendendo quello di due ore dopo (per dire) farà più fermate e impiegherà anche un’ora in più? Questo beninteso spendendo gli stessi soldi! Come se non bastasse, sembra che tutta questa modifica colpirà anche la Milano-Torino e la Milano-Venezia, basta sempre guardare l’orario su Internet per rendersene conto…

In conclusione, si tratta di un panorama che mi risulta alquanto desolante. Aspettavo l’arrivo della AV Milano-Bologna sperando che tale nuova potente (e costosissima) linea portasse almeno ad un qualche rinnovamento e modernizzazione complessiva dell’orario, non di certo ad un ulteriore sostanziale peggioramento del servizio. Io amo tantissimo il treno e continuerò ad usarlo, ma gli altri? Quanti si sentiranno presi in giro e decideranno di viaggiare in automobile?

2 pensieri su “Aumenti tariffari nascosti?

  1. Ah beh, almeno te hai gli orari.. giorni fa da noi c’era scritto sul giornale, che il servizio regionale rischia di andare piano piano a morire se non si trovano 400.000 euro, motivo per cui ancora non è stato stampato l’orario! In effetti, per Prato Firenze non esiste ancora niente. Per Firenze Prato esistono per ora 3 treni in tutta la giornata di cui due AV e un IC, un pò pochini e poco adatti :mrgreen:

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