Perché avverso il Movimento 5 Stelle (e ancor di più Beppe Grillo)

Fatemi parlare un po’ di Beppe Grillo e della sua creatura, il Movimento 5 stelle (in breve M5S), e fatemi spiegare una volta per tutte come mai non perdo una sola occasione per criticarlo – come chi mi segue su Facebook o Google+ sa bene.

La mia avversione al “MoVimento”, come amano definirsi, non origina necessariamente dal merito delle sue proposte politiche (non sempre, insomma). Chi è così stupido da dire che non va bene la trasparenza, che non va bene fare politica in modo disinteressato, chi non vuole potenziare la raccolta differenziata, eccetera eccetera? Tutte cose belle; e al di là di certe provocazioni che mi diletto a fare sui social networks, sono abbastanza convinto che in fin dei conti le energie umane del M5S siano positive, e molte proposte concrete e valide.

Per me c’è però un enorme problema di metodo, lì dentro. Ad esempio, c’è la spiacevole sensazione – avvalorata da certe notizie degli ultimi mesi – che il Movimento abbia una linea dettata di fatto esclusivamente dal “guru”, ossia Beppe Grillo. A leggere i commenti su Internet (il suo blog, o anche vari siti “indipendenti”) trovo una quantità di suoi seguaci invasati pronti a difenderlo anche se quello stuprasse la loro moglie. Non trovo sia dimostrazione di intelligenza o di “indipendenza” demandare il proprio senso critico alle sue sparate quotidiane, quando peraltro queste sparate scivolano ogni giorno di più – opinione mia, qui – verso posizioni criptoleghiste, anti-tasse, anti-euro, anti-tutto. Per non parlare del diffuso populismo che, a voler vedere, ha sempre contraddistinto Grillo, e che personalmente trovo insopportabile.

Ed ecco un altro guaio. La ragione di alcune scelte di campo di Grillo e del M5S, per esempio riguardo  inceneritori, OGM, TAV, etc. etc., viene ridotta essenzialmente a qualcosa di totalmente emotivo, che potrei riassumere nell’espressione “siamo contro perché è roba brutta”, senza nemmeno pensare di fare un discorso serio (scientifico!) costi/benefici. In alcuni casi, tra cui spicca la TAV, vi sono certo studi tecnici seri dietro alle ragioni dei “no”. Ma in altri casi… in altri casi il metodo dei “grillini” è quello di prendere una (anche solo una!) fonte a sostegno delle loro tesi, non importa se di riconosciuto valore o no, sbandierarla ai quattro venti come unica possibile portatrice di verità, e dire che chi non la pensa come loro è un colluso in mala fede. Io, se mi dico pro OGM, rischio di prendermi la patente di servo delle multinazionali. Ma che discorso è?

Per finire, l’ultima grossa criticità: attorno a Grillo e al M5S – ancorché essi stessi non credo arrivino a tanto ufficialmente – si radunano i peggio complottisti da strapazzo d’Italia. Quelli che non siamo mai andati sulla Luna, quelli che il signoraggio bancario, quelli che le scie chimiche, etc. etc. Anche qui il problema è di metodo. Si trovano su Internet personaggi che ritengono di aver capito l’economia solo avendo visto Zeitgeist Addendum, e quando essi si trovano a dibattere con persone realmente preparate nel campo (che perdono il loro tempo e la loro pazienza a spiegare come la maggior parte delle idee trovate sulla Rete a tal proposito sono, scusatemi il termine, bullshit), la risposta che danno è del tipo “ma tu hai studiato l’economia sui testi dei poteri forti che ti hanno indottrinato”. Voglio dire, per me questo è un insulto all’intelligenza.